Le armi da sparo utilizzate nelle rievocazioni sono perfette repliche di archibugi, moschetti, fucili e pistole delle epoche che si vogliono rappresentare. Tali repliche sono considerate oggetti di libera di vendita e per il loro acquisto, possesso e detenzione, non è richiesto alcun titolo o patente particolare. Possono quindi essere vendute in qualsiasi punto commerciale. Occorre particolare attenzione a ciò che si acquista poiché la maggior parte delle repliche in vendita sono puri oggetti da esposizione, costruiti con materiale plastico o in zama (una lega di zinco resistente, economica e versatile). Tali moderni materiali svaniscono i criteri di filologicità che sono alla base della valida rievocazione storica, perché permettono la creazione di oggetti che differiscono completamente dagli originali (per estetica, peso, funzionalità) e non ne consentono il regolare uso.

Le migliori repliche in commercio in Italia sono prodotte dalla ditta Davide Pedersoli & C. in Via Artigiani 57 – 25067 Gardone Val Trompia (BS) – tel. 0308915000 – Email: customerservice@davidepedersoli.com – sito: https://www.davide-pedersoli.com.

Un altro valido artigiano cui rivolgersi è il sig. Vitari Luca titolare dell’Armeria il granatiere in Via Roma 35 – 20029 Turbigo (MI) – cel. 348698127 – Email info@armeriagranatiere.it – sito: http://www.armeriagranatiere.it.

Esiste anche un discreto commercio di repliche usate, si consiglia di visionare il sito: Armi usate: https://www.armiusate.it alla voce: Repliche / Avancarica o l’Armeria Verrina in Via delle Fabbriche, 60R, 16158 Genova GE – sito: http://www.gbverrinashop.it.

Altro utile indirizzo cui rivolgersi per l’acquisto di equipaggiamento “standard” è quello fornito dalla ditta Armae in 57 Boulevard des Invalides, 75007 Paris, Francia – il cui sito è: https://www.armae.com.

particolare con matricola del Moschetto francese 1728 mod 1746 –  in dotazione fucilieri Cerchia

Le repliche ben costruite, sono immatricolate, in altre parole ripotano un numero di bancatura, rilasciato dagli apposti Enti (nazionali od internazionali) che a seguito di certa prova di tenuta della canna da sparo, ne certificano il funzionamento. In Italia l’Ente proposto a tale compito è il Banco Nazionale di Prova per le Armi da Fuoco Portatili e le munizioni commerciali, il cui indirizzo è in Via Mameli, 23 – 25063 Gardone Val Trompia – Brescia – tel Centralino: 0308919800 – tel Uff. Amministrativo 0308919814 – tel Laboratorio Balistico: 0308919823 – Email: info@bancoprova.it – sito: www.bancoprova.it.

Le repliche che riportano il numero di matricola, sono le più simili agli originali poiché sono completamente funzionati e possono sparare se caricate con polvere da sparo. L’utilizzo di questa deflagrante miscela prevede, però, il possesso di un particolare titolo per coloro che acquistano, detengono ed utilizzano polvere da sparo. Tale titolo è la licenza di Porto Armi.

La tipologia di porto armi necessaria all’utilizzo di repliche durante le rievocazioni storiche è la Licenza di porto armi per il tiro al volo, poiché il porto d’armi che è rilasciato a seguito della concessione di tale licenza e considerato “speciale” in quanto permette di detenere ed utilizzare tutte le tipologie di armi corte e lunghe legalmente detenibili (e quindi non solo armi comuni e sportive per il tiro a segno).

Grazie al possesso di Porto armi ad uso sportivo (o superiore a questo), si possono detenere armi regolarmente acquistate nel numero di tre armi classificate come comuni da sparo, dodici armi classificate come sportive, un numero illimitato di armi da caccia. Si ribadisce che per la sola detenzione di repliche (senza la detenzione di polvere da sparo), non è richiesto alcun porto d’armi.

Grazie al rilascio del porto d’armi ad uso tiro al volo, il rievocatore può acquistare, detenere e utilizzare la polvere da sparo, in sostanza può sparare durante le rievocazioni. La quantità massima detenibile di polvere da sparo è di Kg. cinque e questa si acquista esclusivamente nelle armerie (informatevi prima quali esse siano perché non tutte commerciano barattoli di polvere da sparo, il cui peso unitario è di 500 gr.).

Ad un anno dell’entrata in vigore della Direttiva Armi, con Comunicato stampa del Consiglio dei Ministri n. 83 dell’11 maggio 2018 (approvata dal Parlamento Europeo) il Governo Gentiloni approva in via preventiva la riduzione da sei a cinque anni del porto d’armi. La validità delle licenze per tiro a volo e caccia scende da sei a cinque anni; quinquennale anche l’obbligo di certificazione medica per i legali detentori d’armi.

Come richiedere il porto d’armi ad uso sportivo – costo complessivo circa 350 euro – validità cinque anni.

Si consiglia di eseguire una ricerca su internet richiedendo il modulo di richiesta porto armi aggiornato al momento della necessità (ad es. per il 2018 era https://www.moduli.it/modulo-richiesta-porto-d-armi-uso-sportivo-2408).

Il primo documento da richiedere è il certificato medico anamnestico che attesta la personale idoneità fisica e mentale. È richiesto al proprio medico curante di base (ASL) ed ha anche lo scopo di provare il non uso di stupefacenti od alcool. E’ un documento a pagamento ed il suo costo varia da regione a regione, parte da 20 euro fino a 36,00 euro + costo della marca da bollo da 16,00 euro che va apposta sul certificato. Il certificato ha valore solo per novanta giorni dalla data di emissione.

Una volta in possesso del certificato anamnestico, occorre prenotare una vista presso l’ufficiale sanitario di competenza (ad esempio per Torino occorre recarsi presso l’Asl Città della salute in Via San Marino 10 – tel 0116331317). Anche questa visita ed il rilascio del documento sono a pagamento. Occorre presentarsi alla vista con:

• documento d’identità in corso di validità

• marca da bollo da Euro 16,00

• tessera sanitaria

• certificato anamnestico rilasciato dal medico di medicina generale, di data non anteriore a tre mesi (art. 3 Decreto Ministero Sanità 28 aprile 1998)

• per i soggetti affetti da limitazioni visive correggibili con lenti, prescrizione di occhiali e/o lenti a contatto da parte dell’oculista.

La certificazione per l’idoneità psico-fisica costa sui 60 € di ticket cui occorre aggiungere i sedici Euro della marca da bollo. Il totale sarà di circa 80 euro.

Se si è prestato servizio militare di leva, non occorre sostenere quest’ulteriore prova, ma necessita mostrare il personale foglio di congedo dal servizio militare non eccedente i dieci anni dalla sua emissione.

Se non sì è prestato servizio militare, dopo aver ottenuto le due certificazioni mediche sopra descritte, occorre sostenere all’esame d’idoneità per valutare la personale capacità di maneggiare ed utilizzare un’arma in completa sicurezza.

L’esame conferirà il Diploma d’idoneità al maneggio delle armi. Per sostenere tale corso ed esame occorre rivolgersi a:

• Poligono, campo da tiro o tiro a segno iscritto all’Unione Italiana Tiro a Segno (UITS).

• Poligono, campo da tiro o tiro a segno affiliato al Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI).

In Torino il poligono ha indirizzo in Via Guglielmo Reiss Romoli 62 – 10148 Torino (TO) – telefono: 011 2201696, è fattibile (e consigliabile) effettuare presso tale struttura sia il corso di d’idoneità sia la visita medico fiscale, previo prenotazione al numero unico Call Center 0434223522, tale corso e vista sono generalmente svolti al giovedì e vi è una discreta lista d’attesa (prenotare con discreto anticipo).

Gli orari per sostenere l’esame sono:

• Giovedì ore 14:00

• Venerdì ore 14:00

• Sabato ore 14:00

• Domenica ore 9:00.

In particolare per chi avesse svolto servizio civile, deve esibire, al momento dell’iscrizione, la documentazione riguardante la rinuncia di status di obiettore di coscienza ai sensi dell’art. 5, comma 7-TER, 8 luglio 1998 n.230; introdotto con legge 02/08/2007 n. 130, rilasciato dal distretto militare di competenza.

L’esame di maneggio delle armi consiste nel superare una prova è suddivisa in due parti, una teorica e l’altra pratica. Per quanto riguarda la teoria occorre conoscere le principali norme e regolamenti di sicurezza da rispettare quando si maneggia un’arma. Occorre essere in grado di conoscere le parti strutturali di un’arma da fuoco, come funziona, come smontarla e rimontarla e comprendere l’importanza delle linee di mira, oltre a qualche nozione di base sulle cartucce. Infine è importante conoscere anche come mantenere una giusta postura, impugnatura e i principali movimenti nel puntamento e al momento dello scatto del grilletto.

Per sostenere la parte pratica della prova generalmente le armi e le munizioni da utilizzare sono fornite dal tiro a segno, dove si svolge l’esame. L’istruttore Vi farà sparare diverse serie di prova per comprendere se siete in grado di maneggiare con la giusta sicurezza l’arma e mantenere una corretta posizione di tiro. Questo Vi consentirà di ottenere il punteggio minimo prescritto per superare l’esame. Se si utilizza una pistola, potrete scegliere se impugnarla con una o due mani, mentre se utilizzate un fucile o una carabina potrete sparare a braccio libero oppure appoggiando il fucile ad un sostegno. Superata questa prova per verificare la Vs capacità di maneggiare e sparare con un’arma in sicurezza Vi verrà rilasciato un diploma d’idoneità al maneggio delle armi. Questo con il resto della documentazione richiesta deve essere portato presso una sede della Polizia di Stato o la locale stazione dei Carabinieri che la inoltreranno alla Questura di competenza.

Controlleranno tutti i vostri documenti ottenuti (Certificato Anamnestico e Certificato Medico Sanitario e Diploma d’idoneità al maneggio delle armi) e potrete finalmente compilare tutti i moduli per la richiesta del porto d’armi uso sportivo. Riceverete anche dei bollettini per eseguire i versamenti per le spese burocratiche.

Se il tutto è stato fatto correttamente e le certificazioni presentate saranno ritenute idonee, il vostro porto d’armi per uso sportivo dovrebbe essere rilasciato in circa due mesi. Per rendere tutto più veloce e agevole è importante partire preparati e se possibile prepararsi già tutte le documentazioni, varie marche da bollo e altri documenti da portare ai vari uffici di zona.

Ricapitolando, quando Vi recherete in Questura o presso Vostra competente stazione dei carabinieri (per città e paesi in cui non è prevista la sede di Questura locale) per compilare il modulo di richiesta per il rilascio del porto d’armi uso sportivo avrete bisogno dei seguenti documenti:

• Due marche da bollo da sedici euro che saranno applicate sulla richiesta e sulla successivo rilascio di licenza

• Il vostro certificato medico anamnestico e la certificazione per l’idoneità psico-fisica dell’ASL con marca di bollo da sedici Euro.

• La ricevuta di versamento di euro 1,27 per il costo del libretto da farsi a favore dell’Ufficio di Tesoreria di Stato della vostra zona Stato (il costo del libretto è di Euro 1,45 per la versione bilingue).

• Due foto tessera recenti di cui una autenticata. La vostra foto deve essere a capo scoperto, frontale e a mezzo busto. L’autentificazione della foto avviene recandosi presso uffici dell’anagrafe di competenza e presentando foto ed apposito modulo.

• Diploma d’idoneità al maneggio delle armi rilasciato da un campo da tiro, poligono o tiro a segno nazionale. In alternativa è valido anche il congedo militare entro dieci anni dal rilascio

• Dichiarazione sostitutiva in cui specificherete la vostra residenza e stato di famiglia.

Il costo complessivo per prendere il porto d’armi ad uso sportivo è di circa 300 / 350 € considerando tutte le visite mediche che dovrete fare, le marche di bollo e i vari bollettini.

In particolare:

• Il certificato medico anamnestico ha un costo varia da regione a regione, parte da 20 euro fino a 36,00 euro + costo della marca da bollo da 16,00. Io totale costa dai 36 euro ai 52 euro.

• La certificazione per l’idoneità psico-fisica costa sui 60 euro cui si dovrà aggiungere i 16 euro della marca da bollo. Il totale sarà di circa 80 euro.

• L’iscrizione presso un tiro a segno (come socio obbligato) e il rilascio del diploma possono costare sui 200 euro, anche in questo caso è richiesta una marca da bollo di 16 euro. Il totale sarà di circa 220 euro.

• Per il pagamento del bollettino per il libretto e le foto tessere la spesa è circa di 5 euro.

• Infine la compilazione del modulo di richiesta per il porto d’armi richiede anche l’applicazione di due marche da bollo, quindi 32 euro.

Come richiedere il solo rinnovo del porto d’armi ad uso sportivo – costo complessivo circa 170 euro – validità 5 anni.

Per il rinnovo del porto d’armi ad uso sportivo occorre compilare un modello di richiesta che è disponibile presso la Questura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza o la stazione dei Carabinieri di zona. Va presentato con marca da bollo da 16 euro, compilato e può essere consegnato nei seguenti modi:

  •  direttamente a mano presso la Questura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza o la stazione dei Carabinieri di zona (l’ufficio rilascia una regolare ricevuta);
  •  per posta raccomandata con avviso di ricevimento;
  •  per via telematica, con modalità che assicurino l’avvenuta consegna. Alla richiesta si deve allegare:
  •  occorre fornire una marca da bollo (contrassegno telematico) da euro 16,00, che sarà applicata sul rilascio della licenza;

 al modulo occorre allegare i seguenti documenti:

il certificato anamnestico rilasciato dal proprio medico curante di base, certificato a pagamento il cui parte da 20 euro fino a 36,00 euro + costo della marca da bollo da 16,00;

la certificazione comprovante l’idoneità psico-fisica, rilasciata dall’A.S.L. di residenza ovvero dagli Uffici medico-legali e dalle strutture sanitarie militari e della Polizia di Stato (va bene anche la scuola guida) costa sui 60 Euro di ticket cui occorre aggiungere i 16 Euro della marche da bollo. Il totale sarà di circa 80 euro;

la ricevuta di versamento di euro 1,27 richiedendo all’Ufficio territoriale competente gli estremi del conto corrente della corrispondente Tesoreria Provinciale dello Stato, per la Provincia di Torino il versamento va effettuato sul n. di C/C. 6106, intestato a Tesoreria Provinciale dello Stato  (il costo de libretto è di Euro 1,45 per la versione bilingue);

due foto recenti, formato tessera, a capo scoperto e a mezzo busto di cui una autenticata (per l’autentificazione occorre recarsi presso apposito ufficio anagrafe di competenza);

il vecchio libretto (licenza) in scadenza;

l’autocertificazione di residenza e stato di famiglia in cui l’interessato attesti: o di non trovarsi nelle condizioni ostative previste dalla legge; o le generalità delle persone conviventi; o di non essere stato riconosciuto “obiettore di coscienza” ai sensi della legge n. 230 dell’8 luglio 1998, oppure di aver presentato istanza di revoca dello status di obiettore presso l’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile (Organo della presidenza del consiglio dei ministri), ai sensi della legge n. 130 del 2 agosto 2007.

Al posto delle dichiarazioni sostitutive può essere presentata la documentazione rilasciata dagli organi competenti.

ATTENZIONE: il rinnovo richiede tempi lunghi (anche tre mesi), di conseguenza la richiesta va presentata con congruo anticipo.

Acquisto polvere da sparo per ricarica obbligo di denuncia.

Occorre presentare denuncia di detenzione di Polvere da sparo per ricarica quando questa è acquistata. Nel momento dell’acquisto, il referente dell’armeria presso la quale vi siete rivolti vi rilascia un documento cartaceo in cui è riportato il tipo, qualità della polvere e numero/i identificativo/i del/i barattolo/i acquistato/i. Si può detenere con denuncia un massimo di 5 Kg di polvere da cui occorre però defalcare le munizioni detenute. Nel caso di “caramelle” da ricarica per armi ad avancarica, il peso è di 5 grammi per caramelle da pistola, 8 grammi per caramelle da fucile. Nel caso delle cartucce da caccia 560 munizioni (a prescindere dal calibro) equivalgono ad un 1 Kg di polvere mentre per le cartucce per arma corta (a prescindere dal calibro) 4.000 cartucce equivalgono ad un 1 Kg di polvere. Le cartucce a palla da caccia rientrano nel limite delle 1.500 ma hanno l’obbligo tassativo di denuncia. Le variazioni in diminuzione non sono soggette a denuncia mentre lo sono sempre quelle in incremento. Con il recepimento del Decreto Legislativo 104, si potrà fare la denuncia di detenzione a Carabinieri o alla Questura anche via email da portali certificati.