Mauro e Alessia Argelli

In tale pagina Vi racconterò la mia storia, le motivazioni che mi hanno portato a credere in questa magnifica Associazione che è la Cerchia, nella speranza che leggendo quanto segue, siate concordi nello sperare che il mio sogno continui…

Mi chiamo Mauro Argelli, nato a Torino nel 1964, figlio di Adriano Argelli e di Iolanda Viano. Le umili origini dei miei genitori, il loro impegno nella vita ad offrirmi quanto di meglio era a loro possibile, mi hanno permesso di vivere una vita serena e circondato dall’affetto dei miei cari.

Adriano Argelli e Iolanda Viano

Nel 1989 e 1993 ricevo i doni più belli della mia vita, diventando padre di due magnifiche figlie: Denise e Alessia. Essendo credente cattolico, per il lieto evento decido di fare un voto al Santo protettore di Castelmagno, paese natio di mia madre, arruolandomi nella Baìo del santuario di San Magno. E’ questo un corpo di volontari che ogni 19 d’agosto, piantona ed accompagna la statua del Santo protettore della Valle Grana, in processione attorno al santuario stesso. La mancanza di adesioni alla Baìo mi spinse nel 2000 ad effettuare alcune ricerche, a far confezionare ed indossare l’attuale divisa ancora in dotazione alle guardie del santuario. L’aiuto ricevuto da molti nuovi amici a realizzare tale progetto permise di affacciarmi al mondo delle rievocazioni storiche, in particolar modo grazie agli amici Lino e Bruno Scapin della milizia popolare di Grugliasco torinese, che rievocano un gruppo di popolani armati e di mestieranti del 1599.

Come tamburino di questo bellissimo gruppo, ho iniziato nel 2000 a partecipare a manifestazioni e rievocazioni storiche, restando da subito affascinato da tale mondo, in particolar modo partecipando alla rievocazione dell’Assedio di Canelli del 1613. Con me, la mia famiglia e fra loro la mia inseparabile compagna di rievocazioni Alessia, mia figlia, che calcò il suolo dei campi di battaglia a soli sette anni (soprannominata da tutti “Duracell” per la sua instancabile costanza a suonare il suo piccolo rullante in ogni momento che poteva). Con lei, tanti  altri amici e familiari, fra i quali Anna Castiello che oggi riveste un ruolo importante nel direttivo dell’Associazione la Cerchia.

2000

Dal 1999 ad oggi ho conosciuto tantissime persone, molte delle quali già rievocatori in altri gruppi, altre che da semplici spettatori hanno deciso di condividere con noi queste esperienze. Alcuni sono rimasti, altri hanno rivolto la loro attenzione ad altre attività. Oggi sono parte attiva della Cerchia quasi tutta la mia famiglia (padre, madre, figlia, sorella, cognato, nipote e la mia compagna di vita) ed i miei amici più cari. Altri importantissimi amici sono parte integrante di gruppi storici con i quali condivido fantastiche esperienze in Italia ed all’estero.

Duracell

La prima partecipazione all’assedio di Canelli, mi ha letteralmente “trasformato”.  A causa della mia inesperienza come combattente, gli antagonisti bellicosi fanti scozzesi riuscirono a penetrare attraverso la falange, facendo strage di noi picchieri. Rientrato nei ranghi, fui ripreso insieme all’amico Pier dall’attento capitano Bruno Scapin per la cattiva nostra condotta tenuta in combattimento. Che vergogna… ma l’evento in sé fu per me sconvolgente, quello scontro era stato vero, quella battaglia (anche se simulata) aveva le sue regole, le sue drammatiche azioni da cui risultavano vincitori e (ahimè) sconfitti ma… soprattutto era fantastica! Cosa mi ero perso fino ad ora, come avevo fatto a non accorgermi di questo bellissimo mondo delle rievocazioni?

Comandante

Armato di tale entusiasmo, sono oggi arrivato fino a qui, dando vita e continuità (assieme a molti amici) ad un’Associazione che incarna il “mio” mondo del passato. Chi sarei potuto essere duemila anni fa (i celti) o più semplicemente in epoche più vicino come il 1600 o 1700? Leggendo quanto contenuto nelle precedenti pagine, spero sia stato trasmesso il pensiero trainante come socio della Cerchia. Un’Associazione che vede la sua nascita il 18 febbraio del 2006 grazie all’impegno di molti amici fra i quali non può essere dimenticato il primo presidente fondatore, Sig. Fabrizio Giraudo (detto Gira), mio fraterno amico.

Partecipare ad eventi storici insieme a sinceri ed appassionati amici costruisce esperienze uniche e spensierate che “fanno bene al cuore”, dove accadono eventi divertentissimi e dove trova spazio il tempo per raccontarsi, ascoltare, trovare nuovi amici, fortificare le amicizie già conosciute.

Grazie al calore del fuoco del campo, alle allegre serate passate attorno ad esso o sui tavoli di legno illuminati dal chiarore di sole candele, si torna da ogni rievocazione più “forti” di prima, gratificati nel far conoscere a tante persone la storia poco narrata (ma mai dimenticata) della nostra gente. Parole come “Bandiera, Patria, Onore” tornano a rifarsi sentire, suscitando l’ammirazione di coloro che non le hanno mai dimenticate o la curiosità di chi le sente per la prima volta. In un mondo rivolto alla globalizzazione, alla standardizzazione di tutto e tutti, parlare delle nostre origini, dei passi fatti nel passato per essere ciò che siamo oggi, piace a chi viene a vederci agli eventi storici di cui siamo orgogliosamente protagonisti.

Spero che alla fine del mio percorso, resti più viva che mai questa bellissima Associazione che è La Cerchia e … chissà mai, magari con Voi come nostri benvoluti soci. Grazie della Vostra squisita attenzione. 

il passato ed il futuro